
Soprannomi francesi femminili
Non tutte le parole sono fatte per accarezzare. Ma alcune sì. I soprannomi francesi femminili hanno un suono rotondo, gentile, quasi sussurrato. Certe volte ti basta scrivere “ma douce” per sentire che stai dicendo molto più di quanto sembra.
Forse è la lingua, forse è la persona. Alcuni nomi funzionano solo con lei. Proprio come certi nomignoli napoletani affettuosi che, anche se sembrano strani, diventano perfetti quando arrivano alla persona giusta.
Soprannomi francesi femminili
Ma chérie
Ma douce
Ma belle
Ma lumière
Ma perle
Ma poupée
Ma sirène
Ma licorne
Ma fée
Ma rose
Ma lune
Ma fleur
Ma tendresse
Ma framboise
Ma muse
Ma princesse
Ma noisette
Ma douceur
Ma panthère
Ma voix douce
Ma jolie
Ma câline
Ma sirène bleue
Ma confettina
Ma pluie rose
Ma luciole
Ma chanson
Ma douceur fragile
Ma ballerina
Ma loutre d’amour
Ma marguerite
Ma crème
Ma tendresse infinita
Ma pluie d’été
Ma lune parlante
Ma sucretta
Ma coccinelle
Ma guitare
Ma magie
Ma fripouille
Ma barchetta rosa
Ma dolce ombra
Ma lavande
Ma gaufre
Ma caramella
Ma petite étoile
Ma douce parole
Ma confettura
Ma dent sucrée
Ma risata rosa
Ma stella di panna
Ma farfalla lenta
Ma luce calma
Ma cometa
Ma fiamma
Ma frangia d’amore
Ma finestra aperta
Ma riga fragile
Ma pennellata
Ma luce bambina
Ma poesia dolce
Ma panna montata
Ma zucca zuccherina
Ma melodia storta
Ma parola rara
Ma fragola cantata
Ma colombe douce
Ma torta alle nuvole
Ma lentiggine chiara
Ma luna tiepida
Ma nota dimenticata
Ma foglia paziente
Ma voce d’argento
Ma candela corta
Ma lanterna storta
Ma goccia gentile
Ma timidezza bella
Ma briciola d’amore
Ma carezza lunga
Ma nube trasparente
Ma luce velata
Ma sabbia morbida
Ma ninfea felice
Ma canzone di vetro
Ma luna sciolta
Ma pioggia calma
Ma stella molle
Ma ninna nanna muta
Ma ciliegia dolce
Ma foglia rossa
Ma finestra socchiusa
Ma luce chiara
Ma neve estiva
Ma nota sbagliata
Ma poesia persa
Ma rosa di vetro
Ma luce in tasca
Ma mappa segreta
Ma briciola felice
Ma pasta zuccherina
Ma caramella invisibile
Ma finestra sul mare
Ma vela bianca
Ma luna a pois
Ma fiamma lenta
Ma zucchero alla menta
Ma carezza di sale
Ma sbavatura perfetta
Ma crostata calda
Ma stella cucita
Ma bolla brillante
Ma fragola ubriaca
Ma goccia nel vento
Ma lanterna sgonfia
Ma burro d’amore
Ma stella timida
Ma pioggia di zucchero
Ma piuma pensierosa
Ma lampada di luna
Ma fragilità bella
Ma poesia bagnata
Ma rima segreta
Ma luce lunga
Ma lentezza chiara
Ma bocciolo matto
Ma stella riflessa
Ma follia piccola
Ma voce nel vento
Ma luna scomposta
Ma ruggine dolce
Ma neve sul cuore
Ma pensiero felice
I soprannomi francesi femminili non sono tutti uguali. Alcuni sembrano usciti da un romanzo d’amore, altri da una fiaba raccontata piano. Ma quelli giusti… sono quelli che ti restano addosso. Che scrivi nella rubrica e non cambi più, anche dopo anni.
Ce n’era uno che chiamavo “ma lune ridente”. Non so nemmeno perché. Forse per come mi guardava. O per il modo in cui rideva solo con gli occhi.
E ogni volta che la scrivevo, sentivo che quel nome era solo suo. Solo nostro.
Alcune ragazze sembrano fatte per certi nomi. Come quelle che portano con grazia i soprannomi fighissimi per ragazze, anche senza volerlo. O come chi, come Valentina, riesce a sembrare ogni giorno un po’ diversa… ma sempre perfettamente lei.
E poi ci sono le eccezioni. Quelle che ti spiazzano. Come certi soprannomi per Emanuele che sembrano maschili, ma poi diventano soprannomi per una lei che non segue regole. Che se le inventa da sola.
Forse è proprio questo che rende un nomignolo indimenticabile: quando non serve che sia giusto. Serve solo che sia vostro.
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